sabato 30 luglio 2011

IAN PER FANBOLT: COMIC CON

Un'altra intervista ad IAN SOMERHALDER direttamente dalla Comic Con: andiamo a sentire cos'ha detto il bel vampiro ai microfoni di Fanbolt sul suo Damon nella Season 3... (riassunto di seguito)





Dopo le presentazioni su richiesta di Ian, iniziano le domande.
Q: Damon sarà ancora il fratello cattivo ora che Stefan si è abbandonato al suo lato oscuro?
Ian: Si tratta una serie, i personaggi cambiano. Mi piacerebbe che lui rimanesse la canaglia con le battute fulminanti, ma non penso che sarà così. Noi cambiamo, Damon sta lottando contro la sua vera natura. Lui non sa fare le cose in modo diverso. E poi non penso che sia felice di questa nuova situazione. Ha provato per due stagioni a far fare al fratello quello che sta facendo ora, che è assecondare la propria natura. Ci ha provato per due stagione e ora Stefan se ne va in giro con la persona che Damon odia e che ha provato a ucciderlo. Lo ha lasciato in questa città con questa ragazza di 150 anni più giovane di lui, la ama ma non può averla. Lui è seduto lì, si guarda e pensa “Questo fa schifo”. Ma coglierà l’occasione e si divertirà.
Q: Il bacio con Elena. Le motivazioni di lei, ti dispiace per lui?
Ian: La gente vede questo bacio appassionato. Non so se sono stato l’unico a vederlo, ma lui era pallido, sudato, in fin di vita, perdeva sangue e non ci vedo nulla di passionale. Non so cosa lui leggerà in quel bacio, so che se ne ricorderà e negli episodi che verranno ci girerà intorno. Lei ha voluto dargli un ultimo sorriso, anche se lui le ha ucciso il fratello e ha reso la sua vita quella che è. Questa è la situazione di Damon ma non penso che ne sia contento. Ma la ama e deve proteggerla. Sa che Stefan sta combinando dei guai, non sa per quanto, potrebbe essere un decennio o un millennio.
Q: Un sacco di fan vogliono vederti con Bonnie…
Ian: Bonnie è sexy!
Q: Che ne pensi? Ti piacerebbe vederli insieme?
Ian: Dormire con una strega probabilmente sarebbe interessante! Pensieri impuri… andiamo avanti. L’ho sentito e lo capisco. Penso che Damon e Bonnie abbiano delle dinamiche molto belle, sono divertenti insieme. Mentre giravamo la scena in cui ballano insieme, ho rivisto la scena e ho pensato “Questo funziona davvero, guarda questi due”. Lo so che nei libri questo succede. È come quando odi qualcuno e poi ti piace. Ma Damon è così preso da Elena, ma voi vi immaginate Jeremy che insegue Damon dicendogli “Hai preso la mia fidanzata”, dargli dei pugni… ma chi lo sa?
Q: Jeremy e Damon sono in una situazione molto simile, vedremo delle scene di loro due insieme?
Ian: Probabilmente visto che lui ora è bloccato a Mystic Falls. E lui con Alaric si sente quasi in obbligo di vigilare sui due Gilbert, ma è l’ultima cosa che vuole fare. Ma sinceramente sto dicendo quello che io penso perché non ho idea di quello che accadrà.

Ian: Lui è il ragazzo che si ubriaca al bar, non è l’eroe, non sa come si fa, non è la persona che aiuta la gente ma quella che la uccide. Non proverà senso di colpa ma penserà “Perché mi sta accadendo questo?”. Ma la vita non è sempre dolce e bella, alle volte fa male. Devi attingere a tutte le esperienze della tua vita, belle e brutte; io lavoro con Ivana Chabbuck, l’insegnante di recitazione più famosa (e profonda) del pianeta e mi insegna a prendere le mie esperienze personali e a metterle al servizio della trama. Ma non è facile e questa donna sa cose della gente di Hollywood più di chiunque altro. Se volete approfondire questo argomento, lei ha scritto “The power of acting”. Leggete questo libro e direte “Oh, questo è il modo in cui funziona?”. Quando vedi Jack Nicholson e il suo luccichio negli occhi ti chiedi a cosa stia pensando, chi lo direbbe: la cosa più sadica che non ha nulla a che vedere con quello che stai facendo. Tu stai girando una scena in cui Damon parla con Stefan e Stefan neanche esiste, non so nemmeno dove sia. Potrebbe essere mia madre, mio fratello, oppure Kevin Williamson e sto pensando di parlare con lui di uno specifico scenario che non ha nulla a che fare con quella scena di Tvd. E dopo me ne vado e piango per dieci minuti, ma poi mi guardo e mi dico “Vatti a prendere un caffè”, ma questo è recitare, è quello che faccio. Sì, è davvero strano.

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