giovedì 26 settembre 2013

[THE ORIGINALS] WELCOME TO NEW ORLEANS: COSA CI ASPETTA?

Benvenuti a New Orleans.
Capitale del mondo soprannaturale, città immensamente amata, in particolare, dai Vampiri, che da secoli ne fanno il cuore pulsante dell’Oscurità.
Città ove le streghe esercitano una magia ancestrale, che proprio qui ha la sua fonte.
Città che, un tempo, era fermamente in mano ad una sola famiglia, la quale proprio da lì governava con il potere che le spetta di diritto, poiché prima dei vampiri c’erano Gli Originari.
Gli Originari vivono ancora e sono fermamente decisi a riprendersi ciò che loro appartiene.
Una lotta di potere senza pari si delinea all’orizzonte.
Proviamo a fare un quadro della situazione. Parliamo di tutti loro: Marcel, gli Originari, le Streghe (attenzione, pericolo spoiler!).
E, per farlo al meglio, lasciate che, per prima cosa, vi descriva New Orleans…



Quando gli Originari governavano, “in tutta l’America non c’era una città come New Orleans”, un miscuglio di razze, di lingue e di colori che davano anche vita “a una magnifica ed eccezionale casta di artigiani, artisti, poeti, e donne di rinomata bellezza”.
Questi erano coloro che “estesero la città dal vecchio quartiere francese verso la sorgente del fiume, costruendo dimore sontuose in stile greco, che brillavano come templi al chiaro di luna”, e che“scendevano in città coi loro lucidi landò a comprare abiti da sera, argento e gemme, ad affollare 
 e stradine anguste che portavano al vecchio Teatro dell’Opera francese, al Théatre d’Orléans e alla cattedrale di St. Louis, dalle cui porte spalancate le salmodie della messa cantata si spandevano sulla folla che riempiva la Place d’Armes…
Questa era New Orleans, un luogo magico e magnifico, dove un vampiro riccamente vestito che attraversava elegantemente una dopo l’altra le pozze di luce delle lampade a gas, non avrebbe potuto, di sera, essere notato più di centinaia d’altre creature esotiche – sempre che fosse notato affatto, che qualcuno s’arrestasse e sussurrasse da dietro un ventaglio: ‘Quell’uomo… com’è pallido, che strana luminosità… come si muove. Non sembra naturale!’ Una città in cui un vampiro poteva dileguarsi prima che le parole formulate sulle labbra avessero il tempo di prendere suono, rifugiarsi nei vicoli dove vedeva come un gatto, nei bar senza luce dove i marinai dormivano con la testa sul tavolo, in stanze d’albergo dagli alti soffitti dove una donna solitaria poteva stare coi piedi su un cuscino ricamato, le gambe coperte da un copriletto di pizzo e la testa reclinata sotto la luce fioca di un’unica candela senza mai vedere la grande ombra muoversi sui fiori di stucco del soffitto o le lunghe dita bianche protendersi per spegnere la fragile fiamma.
Un posto notevole, se non altro perché tutta la gente che per una qualsiasi ragione vi passava lasciava dietro di sé qualche monumento, qualche struttura di marmo, mattone o pietra oggi ancora in piedi; infatti anche quando sparirono le lampade a gas e arrivarono gli aeroplani e i palazzi degli uffici affollarono Canal Street, rimase un tocco indelebile di bellezza e di fascino esotico; forse non in tutte le strade, ma ancora in tante… La luna che illuminava allora New Orleans sorge ancora. Questa sensazione, almeno qua… e là… resta identica”.
In questa città di origine francese, come ci viene ricordato anche dal quel Cantastorie dell’Oscurità che abbiamo incontrato, “i vivi vanno persi facilmente ed i morti restano in giro a giocare”… questa è“l’essenza della vita di New Orleans, così dolce da essere fatale, così inebriante da far dimenticare tutti gli altri valori…” (Louis, estratti da Intervista Col Vampiro di Anne Rice)
Ed è proprio qui che Marcel ha costruito e solidificato il suo regno, un regno che ora Klaus ed Elijah vogliono abbattere, per riprendere un trono che, in quanto Originari, ritengono spetti loro di diritto.
Naturalmente, noi siamo consapevoli che è molto probabile che alla fine gli Originari ottengano il trono e, dunque, sconfiggano Marcel. Tuttavia, non lo sappiamo a causa del fatto che loro sono Originari e lui no, lo sappiamo perché i tre fratelli sono i protagonisti. Se però partiamo da questo punto di vista, che vale per qualunque storia e qualunque protagonista, ogni possibile interessante discussione è “morta” in partenza. Inoltre, la parte interessante di una storia è “il viaggio”.
Analizziamo, dunque, la situazione che ci si presenta e partiamo proprio da Marcel.






Forse, in merito a Marcel Gerard, questo il nome esteso del King Of New Orleans, è necessario fare la riflessione più approfondita, poiché, essendo lui un vampiro “solo” di qualche secolo, reso tale da Klaus, si dà per scontato che non possa essere un vero rivale per l’Ibrido Originario.
E’ davvero così? In realtà, si direbbe di no.
Senza ombra di dubbio, Klaus è fisicamente più potente di Marcel. Egli è un Originario, dunque molto più antico e più forte e, come se ciò non fosse già abbastanza, è un ibrido, metà vampiro e metà licantropo.
Accanto a Klaus abbiamo suo fratello maggiore Elijah e, probabilmente, avremo la loro sorella minore Rebekah.
Tre Originari.
Potentissimi, da un punto di vista fisico? Indubbiamente. Ma questo basta ad assicurare la vittoria, la supremazia? No (e l’abbiamo già appurato a Mystic Falls, dove più di una volta sono stati battuti).
La verità, infatti, è che gli Originari, giunti a New Orleans, sono soli, a differenza di Marcel, il quale, invece, ha un regno ben saldo nelle sue mani.
E ciò è chiaro sin dalla sua entrata in scena: scende dal palco su cui sta cantando e raggiunge i suoi uomini più fidati, pronti ad accoglierlo e, all’apparizione di Klaus, a stringersi attorno a lui in un atteggiamento di difesa.
Successivamente, vediamo Marcel circondato dai vampiri del Quartiere Francese. Liberi e dominatori di New Orleans.
Ed è proprio l’ex pupillo di Klaus ad aver realizzato tutto questo. Come egli stesso ricorda al suo Sire, infatti, “Hey, man, I get it. Three hundred years ago, you helped build a backwater penal colony into something. You started it, but then you left. Actually, you ran from it. I saw it through. Look around. Vampires rule this city now. We don’t have to live in the shadows like rats. The locals know their place. They look the other way. I got rid of the werewolves. I even found a way to shut down the witches. The blood never stops flowing and the party never ends. You wanna pass on through? You wanna stay a while? Great. What’s mine is yours, but it is mine. My home, my family, my rules.
Per poi concludere, quando Klaus chiede cosa capiti a qualcuno che infrange quelle regole, “They die. Mercy is for the weak. You taught me that, too. And I’m not the prince of the Quarter, friend. I’M THE KING! SHOW ME SOME RESPECT!


Questa incredibile dimostrazione di forza e potere avviene dinanzi a tutti. In risposta, vediamo Klaus mordere Thierry e dar prova, quindi, di aver infranto quelle regole e di non poter subire alcuna punizione, poiché lui è immortale (o meglio, più difficile da uccidere rispetto ad un vampiro comune), tuttavia questa dimostrazione di Klaus, pur vera, è in qualche modo effimera e rimane dunque il fatto che Marcel l’ha messo all’angolo.
Perché? Perché Klaus resta solo.
Può trarre potere dal morso dato a Thierry? No. La verità è che il gesto di Klaus non è altro che una ripicca dinanzi all’ex pupillo che l’ha umiliato davanti a tutti i suoi “sudditi”. Per quanto l’Originario abbia dimostrato di non poter subire alcuna punizione, infatti, tutto ciò resta su un piano fisico.
Il potere “politico”, però, rimane saldamente in mano a Marcel e questo proprio per ciò che egli ha appena duramente detto al suo Sire. Marcel, cioè, ha creato un regno saldo dove i Vampiri vivono liberi… non sono minacciati né dai licantropi, né, tanto meno, dalle streghe, che possono esercitare i loro poteri solo dietro consenso di Marcel stesso. La magia ha creato i Vampiri, cioè le streghe… ed ora “le creatrici” hanno bisogno di chiedere il permesso onde utilizzare i loro poteri.
Se ci si sofferma a pensare, ci si rende conto di quanto sia impressionante questa situazione.
Inoltre, nel fare tutto ciò, Marcel ha usato il modo migliore: pur pretendendo totale lealtà, ha anche dato fiducia. Come ha spiegato, infatti, lo stesso Charles Michael Davis, nell’intervista che abbiamo pubblicato qualche giorno fa,“Marcel può avere un vantaggio rispetto a Klaus perché conosce la situazione di New Orleans dentro e fuori, ma il suo vantaggio sta anche nei legami che ha con gli altri. Anche se alcuni lo temono, altri lo amano”.
I suoi uomini lo amano: non solo la cerchia più ristretta, bensì tutti i vampiri di New Orleans. E questo perché ha dato loro libertà, potere e protezione (“Nobody harms my guys… those are the rules”). Con alcuni di loro ha addirittura condiviso uno dei segreti più importanti e maggiormente custoditi: l’anello diurno.
Non lo sentiamo parlare di “sottoposti”, bensì di famiglia, per quanto egli sia, senza ombra di dubbio, il capo che si aspetta obbedienza e osservanza delle regole che, da solo, ha stabilito. Il punto, tuttavia, è che a tutti i vampiri quelle regole vanno più che bene, perché Marcel non le ha stabilite solo per se stesso, bensì per tutti i vampiri di New Orleans.
Grazie a questa politica da lui attuata, ha costruito un regno, che governa con pugno di ferro, ed un esercito che gli è fedele, lo ama e non lo tradirà facilmente, né lascerebbe impunito un attacco al Sovrano. Un vero esercito, non come quello di Klaus, ottenuto mediante asservimento, bensì costruito dando fiducia ed ottenendo lealtà. E sì, Marcel ha ragione, Klaus è geloso di tutto ciò.
Anche la Storia ci insegna che essere più potenti non assicura la vittoria, perché ciò che conta, in verità, è la strategia. E Marcel ha altri due assi nella manica: alcuni politici, come abbiamo scoperto grazie all’articolo di TvGuide e, soprattutto, Davina.
Ricordiamo, ancora una volta, le informazioni forniteci da Charles Michael Davis: “…ha almeno un rapporto particolare (con la Davina di Danielle Campbell) che gli consente di avere informazioni che spiazzano perfino Klaus. Quella relazione si rivelerà essere molto complicata, lei è abbastanza potente da rompere il legame se vuole, ne sarebbe capace. Quindi c’è sicuramente qualcos’altro che li lega, no?”C’è senza ombra di dubbio un qualcosa in più, d’altronde dopo la messa in onda del backdoor pilot ci è stato rivelato che Marcel è una sorta di famiglia per la giovane.
Come possiamo vedere, l’intelligente e scaltro Marcel Gerard ha tutte le carte in regola per essere un grande avversario, difficile da sconfiggere.

Riflettere su Marcel ci porta direttamente a coloro che, in questa storia, staranno in mezzo ai due schieramenti: le Streghe.
Ormai sappiamo che il The Vampire Diaries Universe, come possiamo chiamare l’insieme delle due storie, è sì storia di Vampiri, ma anche, fondamentalmente, una storia di magia.
Nell’episodio 3×07, “Ghost World”, Sheila, “Grams”, la nonna di Bonnie, parlando delle Streghe dice alla nipote: “Who do you think makes all the rules?”.
Inoltre, ricordiamo le parole del Prof. Shane nell’episodio 4×04, “The Five”“Now, in reality, or in this reality at least, witches appear to cross every culture in history. They’re the architects of the supernatural, responsible for everything that goes bump in the night, from ghosts to vampires to doppelgängers…”
In The Vampire Diaries abbiamo avuto degli assaggi, per così dire, della magia, poiché raramente abbiamo assistito ad incantesimi eseguiti da più di una strega (la quale, solitamente, era Bonnie). Certo, con l’entrata in scena dell’Expression e di Silas le cose sono un po’ cambiate e magari si procederà su questa linea… ma nel backdoor pilot di The Originals abbiamo già potuto apprezzare una sostanziale differenza: le Streghe di New Orleans, per quanto in larga parte “sottomesse”, sono potenti (si pensi all’incantesimo operato da Jane-Anne Deveraux), esperte e con poteri di cui noi ignoravamo l’esistenza (come, ad esempio, quello di Sophie Deveraux).
Inoltre, possono attingere ad una fonte di potere particolare, antica, infinita e dunque sicuramente pericolosa per i loro nemici, ovvero la magia ancestrale; come si vede nella Director’s Cut del backdoor pilot, infatti, nella scena sulla panchina Elijah dice al fratello minore: “Are you aware, that the witches can’t leave here? They practice ancestral magic, they draw their power directly from their deaths in those cemeteries. If they go, they leave that source of power behind.”

Altro punto molto interessante è: le abbiamo viste in congrega. Ovvero, queste donne dai vasti poteri non sembrano agire singolarmente, bensì come gruppo… e se una sola è potente, proviamo ad immaginarle tutte insieme. Sono davvero dei temibili nemici ed è dunque per questo che Marcel ha cercato (e, per sua fortuna, trovato) un modo per sottometterle. D’altronde, Sophie non lascia adito a dubbi, in tal senso, dimostrando anche intelligenza, capacità strategiche e risolutezza anche nell’utilizzo della forza: non solo nelle minacce a Haley per ottenere la collaborazione degli Originari, ma anche parlando con Elijah, “Your brother needs to cement his place in Marcel’s world. His inner circle, the daywalkers– that’s where we begin. They’re his friends, his family. We’ll be hitting him where it hurts. No one can know of our arrangements. … I won’t allow anymore dead witches. I want you to make him suffer… under my rules, distract him, but above all, keep him alive.” Ad Elijah che chiede perché, Sophie risponde: “You need to get my trust, before I let you in in witches business. Just know he need to remain unharmed”.
Un punto interessante è: Jane-Anne e Sophie, che così fermamente hanno voluto l’aiuto degli Originari, sanno davvero a cosa vanno incontro? Jane-Anne ha chiamato mostro Marcel, ma l’aver attirato gli Originari in città potrebbe aver provocato la caduta “dalla padella nella brace”, come suol dirsi. Come gestiranno gli Originari?
Nella Director’s Cut dell’episodio, come vi abbiamo mostrato quest’estate grazie alla clip ricavata da esso e resa pubblica, appare forse l’esponente di maggior rilievo di questa “specie”: Davina.
Di lei sappiamo solo che è, evidentemente, l’asso nella manica di cui Marcel ha parlato a Klaus, sulla splendida terrazza ove l’ha portato per spiegargli la situazione in città, e grazie alla clip abbiamo potuto avere un assaggio del suo potere: “Marcel ask me to find out if the witches are quiet today”, le chiede la donna che entra nella sua camera. “Yes. There’s no magic out there”, risponde la giovane strega. Questo significa che Davina è in grado di sentire la magia, quindi di avvertire se viene praticata e, probabilmente, anche dove e da chi.
Poco dopo vediamo un’ulteriore dimostrazione delle sue capacità: sull’onda della rabbia, usa i suoi poteri sulla donna con cui stava parlando, che appare subito spaventata e poi viene letteralmente fatta volare fuori dalla finestra.
Siamo dinanzi ad una situazione senza pari: come può, questa giovane donna, avere tali, straordinari poteri? E’ davvero “solo” una strega o è qualcosa di più? E se è qualcosa di più, cos’è di preciso? Le streghe posseggono dei poteri, ma non sono magia: hanno la capacità di utilizzarla. E’ possibile che esista un essere che è magia?
E cosa lega Davina a Marcel? Perché gli è fedele e non spezza quel legame, visto che ne ha il potere? E quando Klaus scoprirà di lei, cosa vorrà farne?
Rivali di Marcel e alleati delle Streghe. Coloro che hanno dato origine alla specie dei Vampiri e che ora vogliono tornare a regnare incontrastati:
Cosa possiamo dire in merito agli Originari? In verità “poco”, li conosciamo già piuttosto bene.
Sono stati Rose e Trevor, nella 2×08, “Rose”, ad introdurli a noi, con queste affermazioni: “He’s one of THE Vampires, The Originals” -“The Originals. The First Family. The Old World” .
Ed è una frase pronunciata proprio da un membro di questa Prima Famiglia a racchiudere perfettamente la loro essenza: Elijah, infatti, nell’episodio 2×19, “Klaus”, dice ad Elena “We are the oldest Vampires in the world. We are The Original Family and from us all Vampires were created”.
Tuttavia, essi hanno lasciato che la loro esistenza divenisse leggenda, come era emerso anche dalle parole di Rose nella seconda stagione di The Vampire Diaries, e questo ha, in qualche modo, intaccato il loro potere, come dimostra la frase di Diego a Klaus, che chiede proprio di Marcel: “E chi diavolo lo chiede? … Io rispondo solo a Marcel”Nella loro capitale, dunque, la specie che hanno creato non li riconosce più come i legittimi sovrani, addirittura non sanno chi loro siano, e se vorranno tornare ad essere riconosciuti come tali, dovranno combattere.
Per quanto riguarda Elijah, Klaus e Rebekah(i tre che hanno prestato quel giuramento, su un luogo “mistico”, il luogo di sepoltura di una strega, Esther, che era anche la loro madre, e nel farlo hanno creato una sorta di triscele vivente), l’aspetto chiaramente più interessante è che qui avremo l’opportunità di conoscere i loro mille anni di vita, come già abbiamo potuto capire dalle stills dei primi due episodi, che ci mostrano alcune immagini dei flashback nei secoli precedenti, e di vederli davvero come Originari. E nel backdoor pilot abbiamo già avuto un piccolo, gustoso assaggio, in tal senso. Naturalmente, siamo abituati ai gesti di Klaus, ma da quanto tempo, ad esempio, non vedevamo Elijah usare la sua forza, la sua fisicità, come vampiro o ricordare che lui è un Originario e potrebbe spezzare vite con la stessa facilità con cui si strappano dei fili d’erba?
A ciò si aggiunge un aspetto che potrebbe essere nuovo: l’articolo di TvGuide di cui abbiamo parlato prima, infatti, ha fornito alcune piccole, forse preziose notizie. In esso abbiamo trovato scritto che Rebekah ha la capacità di “incantare le persone, specialmente gli uomini, per ottenere ciò che vuole”. Potrebbe essere qualcosa di più rispetto al soggiogamento di cui tutti i vampiri, a maggior ragione gli Originari, sono dotati? Ancora più interessante è ciò che viene detto di Elijah: “può mostrare alle persone il loro passato toccando loro il volto”. Questo significa che gli Originari hanno anche questi poteri, che non avevamo ancora visto, oppure che, oltre ad avere i poteri da vampiri più spiccati rispetto alla loro millenaria progenie, ognuno di loro ha dei poteri particolari, che li differenziano l’uno dall’altro?
E finalmente avremo la possibilità di vedere le dinamiche fra i tre fratelli: la complessità, che già conosciamo, del rapporto d’amore-odio fra Rebekah e Klaus; il profondo, sincero rapporto fratello maggiore-sorella minore tra Elijah e Rebekah; l’altrettanto complesso rapporto fratello maggiore-fratello minore tra Elijah, il saggio ed equilibrato a capo della famiglia, e Klaus, colui che vorrebbe controllare i propri demoni, invece di essere da loro controllato. E, come già chiarito dalle prime stills che ci sono giunte, attraverso i flashback avremo modo di conoscere le complicate dinamiche, in generale, all’interno di tutta la famiglia.
Inoltre, abbiamo due nuovi membri: Haley ed il bambino che porta in grembo. Infatti, nella Director’s Cut del backdoor pilot, Elijah dice a Sophie: “The girl is carrying my family, therefore she too is my family.”

La bella, giovane ed indomita licantropa dal passato misterioso e solitario aveva cercato Shane onde scoprire chi fosse la sua famiglia d’origine e per questo era giunta a Mystic Falls, prima, e New Orleans, poi, e ora si ritrova ad essere un membro acquisito della più potente famiglia di ogni tempo, Gli Originari. A causa di una notte di sfogo e divertimento si ritroverà costretta, ora più che mai, a combattere per la vita, non solo sua, ma anche del bambino che porta in grembo, senza aver avuto modo di decidere se lo vuole davvero, quel bambino. Sarà in mezzo ad una vera guerra di potere e, per questo, sarà, altresì, la preda più ambita e da abbattere.
Come si inserirà in una famiglia composta da esseri millenari? Come saranno i suoi rapporti(sinora improntati in larga parte allo scontro e per questo molto divertenti) con Klaus? E con Elijah e Rebekah, che vorranno proteggerla ad ogni costo? Lei, per l’appunto così indomita ed indipendente, accetterà di essere protetta o vorrà anche “fare la sua parte”, come suol dirsi?


L’elemento dinanzi a cui quasi tutti noi abbiamo storto il naso, all’inizio, eppure l’elemento sempre voluto da Kevin Williamson e Julie Plec, i quali, come ci è stato rivelato, avevano deciso e pianificato l’inserimento di una gravidanza soprannaturale sin dall’inizio della stesura di The Vampire Diaries. Ragionando a mente fredda, ci si è resi conto che il The Vampire Diaries Universe si pone semplicemente in scia alle numerose storie di vampiri e licantropi in grado di concepire (è errato, infatti, pensare che la saga di Twilight abbia inventato qualcosa, in tal senso. Stephanie Meyer ha semplicemente preso spunto da una generale mitologia già esistente -in larga parte di Anne Rice- e l’ha usata secondo i suoi fini): UnderworldStirpe di MezzanotteLa Confraternita del Pugnale NeroVampire Academy, solo per citare alcuni dei più recenti.
E, probabilmente, un indizio delle intenzioni dei creatori di questo universo era presente nella puntata 2×19, “Klaus”, sempre nel confronto di Elijah ed Elena. L’Originario, infatti, svelando la vera natura della maledizione che grava su Klaus e degli effetti che si produrrebbero una volta spezzata, dice, di Klaus:“He’d build his own race”.
Grazie a questo, ci è chiaro, ora, il perché i Vampiri, il cui corpo ha ancora le funzionalità degli esseri umani, non possano concepire: non è un impedimento fisico, bensì è una delle “conseguenze negative” dell’incantesimo che ha reso Vampiri i Mikaelson. E’, cioè, un impedimento magico: i Vampiri possono già trasformare le persone, se potessero anche procreare avrebbero troppo potere, per questo la magia impedisce loro di farlo.
La domanda è: cosa sarà questo bambino se nascerà (ed è lecito immaginare che ciò avverrà)? E’ quasi certo che avrà il gene della licantropia, visto che entrambi i suoi genitori sono licantropi,ma avrà anche quello del vampirismo? Ovvero, sarà un ibrido? In fondo, la licantropia è ciò che ha permesso a Klaus di concepire, ma egli non è solo un licantropo. Klaus, infatti, in qualche modo ha i “geni” del vampiro, donatigli dalla magia. E l’incantesimo del vampirismo, in lui come nel resto della sua famiglia, scorre più potente che in tutti gli altri vampiri, proprio perché su di loro è stato direttamente praticato.
Comunque sia, è chiaro che sia per Klaus che per Elijah questo bambino è un mezzo.
Per Klaus, infatti, è una nuova possibilità di ottenere e consolidare il proprio potere. Per Elijah è la nuova possibilità di ricomporre e mantenere definitivamente unita la sua famiglia.
Streghe, Vampiri, Licantropi… tutto questo si racchiude in una sola parola.
Ulteriore, interessantissimo aspetto di questa storia è cosa ci verrà mostrato in merito alle tre specie.
Per quanto riguarda i Vampiri, e, dunque, Gli Originari, sappiamo già che ci verranno narrati i loro mille anni di esistenza e, probabilmente, avremo una maggiore dimostrazione del loro poteri.
Tuttavia, c’è un interrogativo che è nato in The Vampire Diaries e che qui, finalmente, potrebbe avere risposta: come hanno avuto origine i Licantropi? Alla luce delle parole di Mason Lockwood, il quale aveva spiegato al nipote che la licantropia è una maledizione e che il gene diviene attivo soltanto in seguito ad un omicidio, anche involontario, infatti, sembra che anche la loro esistenza sia dovuta alla magia. Quindi cosa l’ha scatenata?
I Licantropi sono immortali o hanno semplicemente una vita più lunga, anche di molto, rispetto agli esseri umani? Esistevano dei Licantropi Originari? Sappiamo, infatti, che l’intento di Mikael ed Esther era rendere la propria famiglia immortale per proteggerli dai Licantropi. Questi ultimi, dunque, già esistevano. Ma da quanto?
Forse, la voglia di Haley, che la giovane ha sul retro della spalla destra, è la strada per avere la risposta a queste domande. In fondo, le parole di Klaus in merito sono piuttosto emblematiche: “In my considerable lifetime, I’ve only seen that mark on a handful of others, all from the same bloodline– a werewolf clan that once thrived throughout much of what we now call Louisiana.”
Infine, le Streghe. Alla luce della nuova fonte di magia che è stata introdotta, nonché dei nuovi poteri di cui siamo venuti a conoscenza tramite Sophie e Davina, ne sapremo di più anche su di loro? E magari… vedremo anche il “Dark Side”, ovvero la Magia Oscura? In fondo, è proprio a New Orleans che abbiamo scoperto dell’esistenza dell’Expression.
Questa storia sarà certamente una lotta per il Potere, forse anche cruenta, ma questi personaggi, per quanto letali, hanno tutti un bagaglio di sentimenti ed emozioni molto profondo, motivo per cui è inevitabile che assisteremo anche a quest’aspetto. Non possiamo, pertanto, astenerci dal porre la domanda:
O simili, insomma.
I rapporti interpersonali.
In The Vampire Diaries Elijah, Klaus e Rebekah erano personaggi secondari, ma qui, invece, sono i personaggi principali. E’ dunque molto probabile che assisteremo anche a loro “coinvolgimenti sentimentali”.
Ora, cerchiamo di astrarci dalle nostre preferenze personali e valutare ciò che abbiamo visto.
Rebekah a Mystic Falls ha incontrato Matt ed il suo cuore fondamentalmente romantico non ha potuto resistere al deciso ma dolce e leale giovane uomo. Tuttavia, da quanto abbiamo saputo, al rientro dal loro viaggio intorno al mondo i due si saluteranno definitivamente, perché le loro strade sono destinate a dividersi.
Dunque, a New Orleans, la bellissima Vampira Originaria troverà qualcuno a cui donare il suo cuore? In molti si chiedono se questo qualcuno sarà proprio Marcel, eppure la stessa Claire ha detto che il Re di New Orleans sarà fra i nemici. E forse questa sarebbe la soluzione migliore, visto che a Rebekah è già successo una volta di innamorarsi proprio del nemico: Alexander. Ricadere una seconda volta in questo errore sarebbe decisamente poco lungimirante.
Per quanto riguarda Klaus, egli è innegabilmente innamorato di Caroline, la nostra spumeggiante Barbie Vampire, ma anche queste strade si sono divise ed invero, a New Orleans, Klaus potrebbe ritrovarsi in qualche modo coinvolto con la persona per lui più improbabile: un’umana, Camille O’Connell (mezza Francese e mezza Irlandese… interessante).
La coraggiosa Camille, infatti, come abbiamo potuto appurare ha una spiccata capacità di capire Klaus… e pare che questo aspetto si approfondirà ulteriormente.
La splendida ed intensa scena del pittore ha posto in evidenza che i due hanno qualcosa in comune: l’oscurità, la solitudine, i demoni interiori hanno perseguitato entrambi.
L’intento sembra dunque essere quello di porre le basi di un rapporto tra i due, a prescindere dalla tipologia che esso assumerà: hanno un punto di contatto, che Klaus non aveva con Caroline, la quale era, in qualche modo “innocente”; come persona, infatti, Caroline aveva conservato una sorta di innocenza, non aveva conoscenza dell’oscurità vera, per così dire. Ma Camille ce l’ha e l’ha dimostrato (elemento poi confermato dalle informazioni aggiuntive che sono arrivate), dunque questa conoscenza dell’oscurità, seppur diversa, pur sempre da un punto di vista umano, potrebbe permetterle di comprendere Klaus e creare un legame con lui.
Inoltre, Camille non ha assistito alle atrocità commesse da Klaus e questo potrebbe spingerla a volersi avvicinare a lui, anche una volta scoperta la natura soprannaturale dell’uomo ed il suo temperamento. Insomma, la dinamica fra i due si prospetta interessante.
Infine, abbiamo l’Originario capace di amare attraverso i secoli: ElijahAnche a lui, come ai due fratelli minori, la vita ha riservato un amore impossibile, Katerina Petrova. Per quanto, infatti, fosse chiaro sin dall’episodio 2×19, “Klaus”, che i due si fossero amati, era altrettanto chiaro che il loro ritrovarsi non avrebbe potuto perdurare nel tempo: quello di Elijah e Katerina è sempre stato un amore impossibile.
Dimostrando, ancora una volta, totale dedizione alla sua famiglia, il carismatico Originario ha rinunciato al suo amore per il bene di suo fratello e sua sorella, per la possibilità di ricomporre una volta per sempre quell’unità familiare andata persa e ritrovare il “fratellino così pieno d’amore” che “voleva solo essere riamato”, come lui stesso ha ricordato a Rebekah.
Lasciando Mystic Falls, Elijah ha lasciato dietro di sé anche lo splendido rapporto che aveva con Elena, un legame disinteressato e fatto di semplice e meravigliosa comprensione reciproca.
Elijah potrebbe farsi coinvolgere da Haley, nel suo intento di proteggerla… o magari tra loro si instaurerà semplicemente una solida complicità e sarà un’altra donna ad attirare il suo cuore? Potrebbe essere Sophie Deveraux? La dinamica fra i due, invero, si è già rivelata molto intrigante: come visto nel backdoor pilot (e approfondito nella Director’s Cut dello stesso), i due, a capo delle rispettive “famiglie”, pianificano insieme, si sfidano, si minacciano reciprocamente… eppure nei loro occhi appare anche una scintilla di altrettanto reciproca fiducia, per quanto piccola al momento.
Inoltre, sarebbe la coppia che non dovrebbe esistere: il Vampiro Originario, l’abominio della Natura, e la Strega, la sua Guardiana, colei che deve farne rispettare l’equilibrio e, teoricamente, essere nemica dei Vampiri. Un rapporto ulteriormente complicato da Klaus e dal suo temperamento.
Come possiamo vedere, questa storia ha tutti gli elementi per essere grandiosa. Quindi ci resta solo una cosa da dire:
See you in New Orleans!
fonte TVD Italia

Nessun commento:

Posta un commento